L'Italia, credimi, ha sempre avuto una tradizione profondissima nelle arti marziali, soprattutto quando si parla di coltello e bastone. Radici ben piantate in un passato dove l'autodifesa non era una scelta, ma una cosa che dovevi fare per sopravvivere ogni giorno. Per fortuna, dopo un bel po' che erano quasi sparite, queste discipline stanno tornando a galla, grazie a gente appassionata che le tiene vive in tutta Italia. Questo è il primo di una serie di articoli su queste tradizioni incredibili, e oggi voglio farti scoprire il combattimento con il coltello siciliano, in particolare lo Stile di Santa Maria.

Le Origini di un'Arte Segreta

Considerato uno dei più tecnici che ci siano, questo stile si riconosce per la sua astuzia, dignità ed efficacia pura. Qualità che hanno segnato per secoli la storia della Sicilia. E se il nome "Stile di Santa Maria" è abbastanza nuovo, l'arte in sé si perde nella notte dei tempi. Pensa che veniva tramandata gelosamente solo all'interno di famiglie fidate.

Questo sistema di trasmissione era una mossa di difesa, un po' come un segreto militare. Meno persone conoscevano le tecniche, meno era probabile che qualcuno inventasse una contromossa. Era pura sopravvivenza, un sapere prezioso da non far uscire mai dalla cerchia dei propri cari. In quell'epoca, dove le questioni d'onore e i duelli erano la normalità, un approccio del genere aveva un senso profondo.

Dal Brigantaggio alle Società d'Onore

Nel sud Italia, soprattutto in Sicilia e in Calabria, lo Stato era praticamente assente e questo ha creato il terreno perfetto per il brigantaggio. Fu proprio questa mancanza di protezione a far nascere le prime "società d'onore", le uniche in grado di garantire un po' di giustizia e sicurezza. E fu lì che fiorirono le scuole di scherma con il coltello. Gli insegnamenti dei maestri erano visti come un tesoro da custodire nell'anonimato.

A differenza della spada, che era un simbolo di ricchezza e potere, il coltello era un oggetto comune. Lo usavano tutti, ogni giorno, per i lavori più disparati. Ma saperlo usare bene... ecco, quello ti dava una reputazione che valeva tantissimo. L'allenamento veniva spesso nascosto. Non a caso, le radici di molti balli popolari del sud Italia si nascondono proprio qui. Era un modo per esercitarsi senza che nessuno se ne accorgesse. Questo strumento aveva, quindi, due anime: quella di attrezzo da lavoro e quella di duello, e risolvere questioni d'onore con un duello, anche se rischioso, era la norma.

Filosofia, Tecnica e L'Anima dello Stile

Oggi, questa tradizione ci è arrivata in una veste più sportiva, ma ha mantenuto intatta la filosofia di onore e umiltà. Al di là del combattimento, lo stile ti insegna l'autostima, la determinazione e un'elasticità mentale che ti aiuta ad affrontare i problemi di ogni giorno. Il che, in un duello, è fondamentale. Tutto questo si trasforma in una crescita personale che fa bene all'anima.

La filosofia di combattimento dello Stile di Santa Maria è tutta un gioco di inganno, astuzia e precisione. Dimentica la forza bruta. Qui si usano colpi mascherati e movimenti che sembrano quasi rituali, fatti apposta per confondere l'avversario. Mentre l'altro cerca di capire cosa stai facendo, arriva l'affondo che chiude la partita.

A differenza di altre culture, come quella filippina, la scherma italiana preferisce colpire di punta, non di taglio. Lo Stile di Santa Maria mira ai punti vitali e, soprattutto, al braccio armato dell'avversario. L'uso di un coltello a serramanico, al posto di uno a lama fissa, rende gli attacchi ancora più imprevedibili. Il primo colpo, qui, è tutto. Purtroppo, non esiste un'associazione centrale che si occupi di questo stile. Per questo motivo, l'insegnamento è affidato a stage, lezioni private e a piccole associazioni che con passione si impegnano a mantenerlo vivo, garantendo che questa affascinante arte marziale italiana non sparisca nel tempo.


FAQ sullo Stile di Coltello Santa Maria

1. Che cos’è lo stile Santa Maria

È una forma tradizionale di scherma siciliana con coltello, tramandata oralmente e custodita da pochi maestri. Lo stile Santa Maria si distingue per la sua eleganza, strategia e profonda connessione con il concetto di onore e rispetto.

2. Quali sono le sue origini

Lo stile nasce nel sud Italia, in particolare in Sicilia, come sistema di difesa e duello. È legato a contesti popolari e nobiliari dell’Ottocento, dove il coltello era strumento di sopravvivenza, ma anche di codice etico.

3. Chi è il Maestro Giuseppe Bonaccorsi

È uno dei principali custodi dello stile Santa Maria. Ha ricevuto l’insegnamento da suo padre e da altri maestri tradizionali, portando avanti la disciplina con rigore, passione e una visione moderna che ne preserva l’essenza.

4. Quali sono le caratteristiche tecniche

Lo stile Santa Maria si basa su movimenti rapidi, corridoi stretti, affondi precisi e una lettura costante dell’avversario. Non è solo tecnica: è strategia, postura e intenzione. Ogni gesto ha un significato.

5. È uno stile adatto a tutti

Sì. Pur essendo nato in contesti di duello, oggi viene insegnato in forma sportiva e adattata. È praticabile da uomini e donne di ogni età, con un percorso che valorizza la crescita personale e il rispetto reciproco.

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